giovedì 10 marzo 2016

Una seconda occhiata a Tom Clancy's The Division.

Tanto per dare ulteriore prova della mia granitica coerenza (!), in un paio di sessioni in pausa pranzo ho completato il "prologo" di Tom Clancy's The Division, finendo le ultime missioni secondarie che mi erano state proposte all'inizio del gioco.


Ho potuto quindi confermare l'uso del modello Destiny che avevo ipotizzato nel post precedente, anche se credo che il gioco di Ubisoft abbia almeno una importante differenza rispetto al capolavoro di Bungie, ma andiamo con ordine:

Due delle missioni secondarie che ho affrontato sostanzialmente erano sul modello "vai la, uccidi tutti i nemici, recupera il bottino", gia' visto nella primissima missione che ho affrontato. Per quanto brevi e tediose mi hanno pero' permesso di recuperare qualche altro pezzo di equipaggiamento utile grazie ai drop di nemici morti. Tra i tanti una versione migliorata dell'arma principale che ho avuto di default, che mi e' venuta utile nell'ultima missione e un mirino ACOG (che purtroppo mi e' stato inutile fino a quando non ho ricevuto un fucile d'assalto M4 come ricompensa per l'ultima missione).

La musica pero' e' cambiata decisamente nella missione finale del prologo, ovvero l'Assalto al Distretto di Polizia. Qui la durata ed il numero dei nemici da affrontare e' salito decisamente e devo dire anche la difficolta' generale del gioco: L'IA alleata, nonostante non sembri essere dotata di armi e/o equipaggiamenti avvanzati richiede forse piu' colpi di quello che ci si aspetterebbe per essere abbattuta (e considerate che cerco sempre di sparare alla testa). I Bot non hanno la mira infallibile vista in altri titoli, ma sembrano privilegiare come bersaglio il player, anche quando questi e' in compagnia.

Inoltre qui ho potuto fare la conoscenza due nuove classi di nemici, nella fattispecie un energumeno armato di mazza da baseball che carica a testa bassa (e uccide con un paio di colpi) ed un tizio che lancia granate flashbang, che ti lasciano stordito se hai la sforuna di finire nel loro raggio d'effetto.

Nel finale ho poi avuto il primo assaggio di combattimento con un Boss: Non sarebbe stato particolarmente duro se avessi avuto piu' medikit a disposizione ... e magari una migliore gestione delle granate!
Si, perche' in The Division il tasto delle granate (almeno se si usa un pad) non effettua il lancio automaticamente, ma semplicmente seleziona la modalita' granata, che poi dovra' essere lanciata con il tasto trigger destro come quando si spara con il fucile.

Completata la missione e ricevuto il relativo premio (appunto l'M4 di cui ho accennato sopra) il prologo del gioco e' finito e dopo una breve filmato ho avuto accesso all'area di Manhattan.

Dicevo poso sopra di una differenza importante del gioco rispetto a Destiniy: In effetti ho notato che na volta in strada siamo soli soletti e non vi e' alcuna traccia di altri player umani come succedeva appunto in Destiny, dove era possibile incorciare altri giocatori nelle nostre stesse aree di gioco. ovviamente questa impressione deve essere comfermata dai fatti.

Questo e' tutto quanto ho potuto notare in poco piu' di un oretta e mezzo di gioco (tempo calcolato dal contatore Steam). Le mie personali quotazioni del gioco sono salite ad un incuriosito ah!


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