martedì 5 luglio 2016

Razer Tartarus Chroma


Il Razer Tartarus Chroma è arrivato oggi pomeriggio e appena arrivato a casa l'ho subito messo alla prova per vedere come il nuovo giocattolo si comporta e le differenze rispetto al Razer Nostromo. A prima vista è evidente come questo prodotto sia una evoluzione tecnica dell'originale Belkin n52te da cui deriva anche il Nostromo di Razer (il Belkin conteneva la tecnologia Razer Synapse 1.0 per la gestione dei profili di configurazione). La differenza principale rispetto al Nostromo è ovviamente l'assenza della rotella del mouse, in parte compensata da un 15mo tasto programmabile contro i 14 del vecchio modello.


Per completezza riporto qui le specifiche complete del dispositivo prese dal sito di Razer:

Caratteristiche:
  • 25 tasti completamente programmabili
  • Thumb pad direzionale ad 8 posizioni e rotellina di scorrimento
  • Attivazione istantanea delle 8 mappe tasti
  • Illuminazione Chroma con 16,8 milioni di opzioni di colore personalizzabili
  • Forma ergonomica
  • Poggia polsi morbido regolabile per un comfort eccezionale
  • Completamente anti-ghost
  • Macro di lunghezza illimitata
  • Profili di gioco illimitati
  • Compatibilità Razer Synapse 2.0
Dimensioni:
  • Larghezza 153 mm/6.03"
  • Altezza 186 mm/7.32"
  • Profondità 54,8 mm/2.16"
  • Peso 370 gr./0.66lbs

Il setup del dispositivo è stato semplicissimo, in parte perché avevo già il software Razer Synapse 2.0 installato nel sistema: Una volta inserito il connettore USB nel mio hub Synapse ha riconosciuto il dispositivo e ha scaricato in automatico i necessari drivers da internet e il pad è stato quindi operativo in meno di 5 minuti.

Con mia somma gioia il software Synapse 2.0 mi ha poi informato della possibilità di importare i profili che avevo creato con il Nostromo nel nuovo dispositivo, operazione che ho fatto prontamente e che è stata completata con successo in pochi secondi.


Per prepararmi alla prova sul campo ho creato una configurazione per Metro: Last Light - Redux, operazione che grazie al Synapse 2.0 e alla sua interfaccia semplice ed intuitiva ha richiesto giusto un paio di minuti di lavoro. Peccato che però non sia possibile vedere al volo la funzione associata a ciascun tasto del dispositivo (vengono solo evidenziati i tasti programmati), sarebbe stata molto utile per chi come me ha due monitor in modo da tenere il software Synapse aperto sul secondario e usarlo come riferimento della configurazione.

Durante l'operazione di programmazione del pad ho poi scoperto che è possibile assegnare un colore (o un effetto di colore) alla retroilluminazione del pad diverso per ciascuna configurazione presente. Per  Metro ho quindi scelto un colo giallo vivo che ricorda tanto quello del logo del gioco.

Il test del dispositivo è stato fatto giocandomi le prime due orette di Metro: Last Light (i keypad sembrano fatti apposta per gli FPS e i titoli in prima persona in generale). Durante la prova si è comportato in modo ineccepibile, come del testo mi aspettavo facesse: I tasti sono leggermente più rumorosi del modello precedente e danno una sensazione molto più solida alla pressione. Il Thumbpad è molto più piccolo ma grazie ai suoi micro-switch da un ottima sensazione all'uso (io solitamente lo uso come selettore delle armi).

L'unico inconveniente che ho incontrato nell'uso del Tartarus è che ho trovato difficoltoso utilizzare il 15mo tasto, (probabilmente a causa dell'abitudine ad averne solo 14 a disposizione). Per il resto è stato estremamente comodo e responsivo.

Sono quindi pienamente soddisfatto del nuovo giocattolo, non mi resta quindi che metterlo degnamente alla frusta giocando: In particolare, sono curioso di sapere come se la caverà il thumbpad quando configurato per lavorare a 8 vie invece di 4 (i modelli precedenti avevano diversi problemi  in quella modalità)... Vedremo, per ora comunque il giudizio è nettamente positivo.



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