sabato 7 gennaio 2017

Strike Suit Zero: Director's Cut - Recensione


Star Wars: X-Wing è stato uno dei primissimi giochi che ho installato sul mio primo PC e pure uno di quelli che è rimasto più a lungo sul disco fisso da 210MBytes (!!) di cui il mio vecchio trespolo era dotato. Grazie a quel magnifico gioco ho mosso i miei primi passi in un genere, quello della Simulazione di Combattimento Spaziale, che negli anni successivi avrei seguito parecchio con titoli come Star Wars: TIE Fighter e la (grande) saga di Wing Commander.
Purtroppo con il tempo il genere è andato praticamente a sparire, rimpiazzato da i più complessi ibridi simulatore-gestionale (vedi ad esempio i giochi della serie X) che ancora oggi sono in voga, con titoli come Star Citizen ed Elite Dangerous.
Nel 2012 è però arrivata Born Ready Games, che con il suo Strike Suit Zero ha riscaldato i cuori di tutti gli amanti del combattimento spaziale puro, incluso ovviamente il mio...

Prima di iniziare con la recensione devo innanzitutto scusarmi per un dettaglio tecnico: Il gioco mi ha talmente assorbito che mi sono completamente dimenticato di fare degli Screenshot per questa recensione. Di conseguenza, tutte le immagini che vedrete qui sono prese tra quelle disponibili sul sito del gioco. Inoltre, per completezza, è bene chiarire che la versione del gioco che ho affrontato è la Director's Cut, che sostanzialmente introduce parecchi miglioramenti grafici, una completa ristrutturazione e re bilanciamento della campagna Single e tutti i DLC della versione Vanilla, inclusa la campagna Heroes of the Fleet.


Il gioco è ambientato nell'anno 2299, dove è in atto un violento scontro tra la Federazione Terrestre e  la flotta Coloniale per il controllo di un misterioso artefatto alieno e dei segreti da esso custoditi. Nei panni del tenete Adams della flotta Terrestre, sopravviveremo per puro caso ad un attacco massiccio delle forze coloniali che dopo aver praticamente annientato le navi terrestri si dirigeranno verso il pianeta Terra per distruggerlo. Le poche navi superstiti della flotta troveranno però un aiuto insperato in una remota stazione spaziale segreta, dove la misteriosa IA chiamata Controllo fornirà loro lo Strike Suit: Un caccia stellare capace di trasformarsi in un Mech da battaglia. Con Adams ai comandi dello Strike Suit, la piccola flotta Terrestre cercherà di impedire ai Coloniali di distruggere la Terra.

La campagna base è composta da 13 missioni durante le quali affronteremo sia i caccia che Capital Ships coloniali in serrati scontri dove dovremo sia attaccare le navi nemiche, sia difendere le nostre distruggendo i missili lanciati contro di esse in volo. Gli scontri contro le grosse e pesantemente armate navi nemiche costituiscono probabilmente la parte migliore e più divertente del gioco: per distruggerle rapidamente dovremo cercare di colpire i punti deboli, dove con pochi colpi potremo causare danni massicci. Ovviamente la cosa non è semplice: Ogni nave è dotata di armamenti aerei e cannoni laser che dovremo eliminare per aprirci la strada (e al contempo ridurre la minaccia alle nostre navi). Il tutto ovviamente senza dimenticare i caccia nemici, che cercheranno di tenerci lontani dall e loro navi.


Il nostro mezzo vola seguendo il modello fisico Plane in Space, (ovvero si comporta esattamente come un caccia terrestre) ed è dotato sia di corazza, che di scudo. Quando il nostro scudo viene abbattuto i colpi nemici vengono assorbiti dalla corazza, ma questa al contrario delle scudo non si ricarica dopo un certo tempo e quando il suo valore scende sotto zero la nostra nave esploderà costringendoci a ricaricare un Checkpoint. Ogni caccia può trasportare 2 tipi diversi di cannoni e 2 di missili: potremo selezionare l'armamento da portare con noi all'inizio di ogni missione e al termine di ciascuna azione vengono sbloccate nuove armi che potremo usare a partire dalla successiva.

Come accennato prima, lo Strike Suit è un caccia speciale può trasformarsi in Mech. Per farlo sarà necessario accumulare riempire la barra del Flusso abbattendo nemici o semplicemente attendendo la sua naturale (e lenta) ricarica. La modalità Mech è ottima per eliminare velocemente grosse quantità di bersagli in quanto le armi del robot causano grossi danni e non richiedono particolare precisione di mira: In pratica basterà inquadrare i nemici a portata all'interno del grande reticolo di puntamento,  tenerli lì mentre si aprire il fuoco e in pochi colpi li vedremo esplodere. Sfortunatamente, lo Strike Suit consuma Flusso ogni volta che apriamo il fuoco in modalità  Mech, di conseguenza non potremo restare in questa configurazione per sempre, ma dovremo anzi dosarla bene ed utilizzarla nei momenti giusti.


All'inizio di ogni missione potremo selezionare la nave con cui volare: nel gioco sarebbero presenti ben 3 modelli diversi di caccia e 4 di Strike Suit, che verranno sbloccati mano mano che si procede nella campagna. Ma inspiegabilmente però durante la prima run potremo usare solo il Caccia Apex e lo Strike Suit Base! (occasionalmente in due missioni particolari potremo usare anche l'intercettore Falce e il bombardiere Lama). E tutti gli altri? Beh, quelli saranno disponibili solo rigiocando le missioni completate in precedenza, magari a difficoltà maggiore, in modo da ottenere una medaglia risultato di valore più altro.
Giratela come volete a mio avviso questa è una grossa mancanza, specie considerando che un paio di Strike Suit aggiuntivi nella versione Vanilla erano disponibili solo tramite DLC a pagamento.

Dal punto di vista tecnico il gioco pur nella sua semplicità grafica di modelli e texture è molto gradevole a vedersi grazie ai fondali splendidamente realizzati che danno uno splendido tocco di colore (ora caldo ora freddo) allo spazio. Anche gli effetti di armi ed esplosioni non sono male, così come la musica (molto evocativa) e il parlato, che purtroppo però è solo in inglese sottotitolato. Da rivedere il sistema di controllo via Pad, che tende a confondere le idee, specie passando dalla visuale in prima persona del caccia alla terza persona dello Strike Suit in modalità Mech.


Pur con qualche difetto, dovuto alla sua natura Indie, Strike Suit Zero: Director's Cut rimane un ottimo prodotto adatto a tutti, (non solo agli amanti della simulazione spaziale): divertente e volendo anche impegnativo da giocare. Uno splendido omaggio ai simulatori di combattimento spaziale di un tempo e ai grandi Mecha Anime come Gundam e Macross / Robotech.


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