domenica 30 aprile 2017

Deus Ex: Mankind Divided - Recensione


Chissà perché, la visione che hanno scrittori, registi e sceneggiatori del futuro della razza umana non e' mai rosea, ma sempre orribilmente cupa a vari livelli. A questa regola non fanno eccezione gli anni tra il 2027 e il 2029 del mondo immaginario nel quale sono ambientati Deus Ex: Human Revolution e il suo seguito Deus Ex: Mankind Divided, prequel (e forse anche reboot) dei giochi della omonima serie. Secondo i loro autori infatti, la terza decade del nuovo millennio vedrà il mondo diviso dalle tensioni sociali tra i cittadini "Umani" e quelli "Potenziati", (ovvero dotati di innesti bionici), tensioni che sfoceranno in sanguinosi scontri e in una vera e propria segregazione razziale. Questa cupa atmosfera cyberpunk e' lo sfondo sul quale si muove l'azione di uno splendido Action-RPG in prima persona con una profonda propensione per lo Stealth.

Sono passati due anni dall'Incidente di Panchaea, Adam Jensen non lavora più per le Industrie Sarif (fallite a seguito dell'incidente) ed e' entrato nella TF29, una squadra speciale dell"Interpol che si occupa di eliminare il pericolo dei terroristi Potenziati. Ma Jensen non ha rinunciato a seguire la pista degli Illuminati, il gruppo segreto che sta dietro alle stragi di due anni prima. Dopo che una missione di estrazione a Dubai va' a meretrici a causa di un attacco imprevisto di mercenari potenziati, Jensen torna alla sede del TF29 a Praga dove un attentato terroristico attribuito ad un gruppo di potenziati chiamato ARC, fa aumentare le già gravi tensioni con i cittadini Umani. Sospettando che le autorità vogliano appositamente incolpare l'ARC della strage, Jensen, con l'aiuto di Alex Vega e del Collettivo Juggernaut, (un gruppo di hacker attivisti anti-sistema), decide di indagare, iniziando proprio dallo spiare i suoi superiori al TF29...


Come ho già detto: Deus Ex: Mankind Divided e' un action-RPG con azione in prima persona e fortemente orientato all'azione stealth. La struttura del gioco e' pressoché identica a quella del suo predecessore Human Revolution: alterneremo infatti fasi in cui potremo girare liberamente (o quasi) per la blindatissima città di Praga, (dove potremo svolgere le varie missioni principali e secondarie che incontreremo strada facendo), a fasi in cui ci dovremo infiltrare in un grosso complesso ben difeso e sorvegliato. Queste impegnative missioni costituiscono di fatto l'atto finale di ciascuno dei 3 teorici capitoli in cui e' diviso il gioco: memori delle polemiche scaturite dalla loro quantomeno singolare implementazione (e' bene dirlo, da parte di un team terzo) in Human Revolution, il team di sviluppo di Eidos Montreal ha deciso di non inserire boss fight in Mankind Divided.


L'azione in Deus Ex: Mankind Divided e' in prima persona e pur permettendo un approccio libero nell'affrontare le missioni (ci sono sempre più modi per completarle, incluso quello di usare il dialogo per convincere qualcuno vincendo un apposito mini gioco reso disponibile da un Potenziamento particolare) il gioco spinge idealmente il giocatore ad utilizzare quanto più possibile un approccio Stealth (a vari gradi comunque), premiandolo con un maggior quantità di punti esperienza quando, ad esempio, riesce ad attraversare una area di missione senza allertare in alcun modo il nemico.


Il punteggio non diminuisce se mettiamo fuori combattimento o uccidiamo le sentinelle nemiche con un atterramento letale (basta premere più a lungo il tasto affinché Jensen non si limiti a tramortire il malcapitato) o con armi silenziate, purché riusciamo a non far scattare alcun allarme (un buon consiglio e' quello di nascondere sempre i corpi la dove non possano essere sorti da telecamere o altri nemici). Nulla ci vieta di entrare dalla porta principale con fucile d'assalto spianato e iniziare a dispensare piombo rovente a chiunque si muova, ma non pensiate che questo approccio renda le cose più semplici: I nemici hanno un ottima mira e sparano usando le coperture in maniera efficiente, mentre la nostra salute e' molto limitata... Personalmente pero' mi sento di consigliare a tutti di provare almeno una o due volte l'approccio Rambo, visto che sebbene molto impegnativa e' una esperienza molto interessante.


Quando avremo raccolto un sufficiente numero di punti esperienza, Adam passerà idealmente di livello (siamo pur sempre in un RPG) e otterrà un punto Praxis, che potremo spendere per sbloccare o migliorare i potenziamenti installati nel suo corpo: A seconda del tipo di approccio che terrete durante il gioco, sbloccare i giusti potenziamenti e' vitale in quanto vi semplificherà notevolmente la vita. Avendo scelto nella mia partita un approccio Stealth Aggressivo mi sono concentrato sulla gestione dell'energia (l'uso dei potenziamenti richiede l'energia delle Bio-Celle) e su tutti quei potenziamenti che permettono di rimanere nascosto e rilevare i nemici, (incluse alcune capacità fisiche di Adam, come saltare più in alto o spostare carichi pesanti, utili per accedere alle aree riservate da percorsi alternativi) a scapito dei  potenziamenti relativi al combattimento (salvo l'atterramento multiplo). E' bene pianificare fin da subito come investire i punti visto che anche mettendo assieme tutti i punti Praxis ottenibili via passaggio di livello, acquistabili o trovati esplorando le aree di gioco non ne avrete abbastanza per sbloccare e potenziare tutto al massimo.


I Potenziamenti che credo siano universalmente utile (al limite dell'indispensabile) migliorare quanto più possibile sono quelli relativi all' Hacking, in quanto quel mini gioco vi aprirà tutte le porte (sia in senso metaforico che pratico), permettendovi, tra le varie cose possibili (e sono tante), di usare le difese del nemico contro di esso.
Sempre in tema di potenziamenti in DE:MD c'è una novità: In una delle primissime missioni, Jensen scoprirà che qualcuno ha installato nel suo corpo dei potenziamenti sperimentali, che se sbloccati vi consentiranno capacità incredibili, come teletrasportarvi per brevi distanze o l'hacking remoto dei dispositivi elettronici. Purtroppo c'è pero' un rovescio della medaglia: Il corpo di Jensen non può gestire l'energia necessaria a quei potenziamenti mantenendo efficienti quelli standard, quindi quando ne sbloccate uno speciale dovrete necessariamente disattivarne uno standard, rendendolo inutilizzabile per il resto del gioco. Seguendo alcune missioni secondarie sarà possibile verso la fine del gioco eliminare questa limitazione.



Sotto l'aspetto tecnico il gioco e' ben realizzato, ma non esente da difetti: A mio avviso ci sarebbe da rivedere la gestione dell'inventario, sostanzialmente identico a quello di Human Revolution e quindi ugualmente scomodo e macchinoso. Altra cosa da rivedere e' l'uso del mouse per controllare la mira e il punto di vista: L'accelerazione del movimento e' troppo sensibile, tanto che alla fine ho deciso di giocare usando il mio pad XBox One Elite.

 
Problemi tecnici o meno, Deus Ex: Mankind Divided e' uno splendido gioco che ha ottenuto meritatamente il plauso della critica. Se Human Revolution vi e' piaciuto (e dato il gioco non e' difficile immaginalo) questo ne e' il degno seguito in tutto e per tutto.

Uhm... Questo dove l'ho gia' visto?

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