venerdì 3 novembre 2017

Eschalon: Book 3 - Recensione.


Tra la fine degli anni 80 e i primissimi 90, a chi avesse voluto cimentarsi con un CRPG erano richieste pazienza, capacità di ragionare e voglia di esplorare tutto l'esplorabile. All'epoca infatti era raro che venissero fornite più di poche e generiche indicazioni sul come  procedere e il giocatore doveva sostanzialmente reperire le informazioni/indicazioni necessarie da solo, usando l'inventiva, i dialoghi, l'esplorazione e una bella dose di fortuna. I giochi della serie Eschalon ci  riportano a quei bei tempi andati in cui  l'obiettivo di una quest non compariva da solo sulla mappa ma era necessario andarselo a cercare, spesso sudando le proverbiali sette camice.

Eschalon: Book 3 (E:B3) e' il terzo ed ultimo capitolo di una serie di CRPG creati a partire dal 2007 da Basilisk Games, una piccola software house Indie americana e che ha riscosso un ottimo successo sia di critica che di pubblico. Per descrivere la Trama di Eschalon devo necessariamente partire dall'inizio del primo capitolo, dove il nostro eroe si risveglia in un piccolo cottage privo di qualsiasi ricordo della sua vita. Una misteriosa nota lo informerà che questa amnesia e' stata indotta magicamente per proteggerlo da un pericolo mortale legato al suo passato e gli indicherà il primo passo per recuperare la sua memoria. La storia di E:B3 riparte la dove era stata lasciata alla fine del secondo capitolo, con il nostro eroe che dopo essere stato colpito da un incantesimo durante lo scontro con il cattivo del gioco si risveglia con la Crux of Fire (una potente gemma magica) e il compito di scoprirne i poteri.


Come tutti i capitoli della serie E:B3 e' fortemente ispirato a titoli come Ultima 6 e Ultima 7 ed in generale i titoli della stessa epoca dei due capolavori di Origin Systems. Tutto il sistema di gioco e' gestito a turni, non solo il combattimento: per rendersene conto basta non fare nulla ed osservare che il mondo attorno a noi (NPC, mostri etc) rimane perfettamente immobile, per ritornare ad animarsi ogni volta che noi compiamo una azione. Il Ruleset e' custom, ma molto simile al buon vecchio D20: In Eschalon le capacità del nostro alter ego virtuale hanno un ruolo fondamentale: ad esempio, la quantità di dettagli mostrati nella mini-mappa della interfaccia di gioco dipende da quanti punti avremo investito nella skill Cartografia e nel caso che non ne sia stato assegnato nessuno la mappa rimarrà vuota. Allo stesso modo, la nostra capacità di colpire qualcosa a distanza con un arco dipenderà dai punti skill assegnati all'uso di tale arma. Come standard, il gioco richiederà al nostro eroe di mangiare e bere, inoltre il nostro equipaggiamento si deteriorerà con l'uso e avrà quindi bisogno di riparazioni.

Il mondo di gioco e' composto da macro aree collegate tra di loro, con ciclo notte e giorno e condizioni atmosferiche variabili. L'esplorazione del territorio circostante, sia esso una landa selvaggia o l'interno di un dungeon, e' una delle componenti fondamentali del gioco. che nel corso della partita ci costringerà a lunghe scarpinate per raggiungere le varie località sulla mappa. Esiste anche un sistema di viaggio veloce, ma per attivare le destinazioni dovremo prima scoprirle ed attivare il Geo-Marker relativo. Il viaggio veloce semplifica un poco la vita, ma il gioco farà in modo di farci camminare parecchio, anche perché alcuni degli oggetti necessari al completamento di alcune quest (specie quelle del finale) si trovano solo esplorando a fondo luoghi che non sempre sono toccati da quest precedenti.


Gli scontri con i nemici sono abbastanza ostici, specie nelle prime ore di gioco, quando il nostro equipaggiamento e le nostre capacità sono scarsi. Inoltre gli avversari che si incontrano non sono "livellati" in base al nostro personaggio e fare l'incontro sbagliato può portare al Game-Over molto velocemente. Va anche detto che la durata non e' lunghissima: le quest, tra principali e secondarie sono meno di 30 e ciò, unito al fatto che non c'è respawn dei nemici, pone un limite al numero di livelli che potremo salire. Ne consegue che E:B3, come i suoi due predecessori, non e' un gioco facile e può risultare molto frustrante.

La realizzazione tecnica del gioco e' estremamente semplice e spartana, a partire dal fatto che la risoluzione video e' fissa ed inalterabile a 1024x768x32bpp sia in modalità a finestra che a schermo intero, con l'interfaccia grafica che prende una buona parte di questa area. L'engine di gioco e' sostanzialmente 2D Tile based con visuale isometrica. Non quindi aspettatevi animazioni super fluide e mirabolanti effetti speciali: come ho già detto, la resa grafica del gioco e' molto semplice ma tutto sommato molto gradevole.


Eschalon: Book 3 e' un gioco per molti, ma non per tutti: pur non essendo particolarmente difficile, il suo gameplay dal gusto retro' può mettere in seria difficoltà chi non e' abituato a dover fare praticamente tutto da solo senza grossi aiuti da parte del gioco stesso. Detto questo pero' e' uno splendido CRPG che sa dare grandissime soddisfazioni a tutti coloro che amano applicarsi a fondo. Per chi non conoscesse ancora la serie, il primo episodio e' stato reso gratuito nel decennale dell'uscita (lo potete trovare su Steam o sul sito di Basilisk), mentre secondo e terzo episodio vengono via per l'equivalente di un Cinema + popcorn per una persona.


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