domenica 24 aprile 2016

Arma 3 - Recensione

Armed Assault 3 o più semplicemente Arma 3 e' il terzo capitolo della serie che raccoglie l'eredità del grandioso Operation Flashpoint: Cold War Crisis, il primo Simulatore di Guerra edito da Bohemia Interactive Studio nell'oramai lontano 2001.


Non ho usato a caso il termine Simulatore di Guerra: Arma 3 e' molto di più di un classico TFPS in quanto il gioco e' totalmente improntato al realismo più estremo, cercando di mostrare all'utente la "realtà " di una guerra moderna.

Innanzitutto la fisica delle armi: I proiettili non volano diritti all'infinito ma tendono a cadere al suolo per effetto della forza di gravità, al momento dello sparo il fucile "rincula", alterando la traiettoria dei proiettili e il vostro respiro, la posizione, la stanchezza e le ferite riportate rendono meno stabile l'arma mentre mirate. Di conseguenza e' facile intuire come colpire un bersaglio anche relativamente vicino non sia affatto una cosa semplice: Usare le armi correttamente in questo gioco richiede un po' di pratica per ottenere dei risultati.

In Arma 3 la salute del nostro soldato non si rigenera in automatico con il tempo, ne usando i medikit: Un singolo colpo (s)fortunato ci porterà diritti alla schermata "Sei Morto" e una ferita ci causerà effetti che dovremo trascinarci per tutta la durata della missione. I medikit, che ne gioco sono presenti, servono solo a stabilizzare le ferite, impedendovi di morire dissanguati, ma non possono sistemare la situazione, se non in modo molto limitato. I danni subiti sono inoltre localizzati: Venire colpiti alle gambe significa veder ridotta la nostra capacità di correre (o anche solo camminare) ed essere colpiti alle braccia vorrà dire avere difficoltà a tenere stabile l'arma mentre si prende la mira.

Sia quindi avvisato chi pensa di poter giocare ad Arma come ad un Call of Duty qualsiasi: Usare l'approccio "Rambo" significa solo un sacco di tempo speso a caricare salvataggi precedenti e una enorme Frustrazione che porteranno molto rapidamente al rage-quit. Per giocare ad Arma bisogna usare innanzitutto la testa e tutte le cautele che mettereste nella vita reale, anche in considerazione del fatto che presto vi troverete a comandare delle piccole unita composte in genere da 4/5 uomini, la cui sopravvivenza e' importante per raggiungere gli obbiettivi delle varie missioni che vi saranno proposte. Sebbene infatti si possa riuscire a vincere anche giocando da lupi solitari, sfruttare i compagni lo rende molto più semplice.

I compagni (ma anche le comunicazioni con il Comando e le richieste degli assetti di Supporto) possono essere controllati tramite un interfaccia a menù abbastanza complicata e che di fatto non e' quasi cambiata per nulla dal primo e secondo Arma. Questo è accessibile tramite i tasti numerici e comprende un grande numero di sotto menù con i quali è possibile controllare praticamente ogni dettaglio del comportamento delle nostre truppe e far loro eseguire incarichi anche complessi.

Credo sia oramai chiaro a tutti che Arma non è un gioco semplice da imparare e che richiede parecchia pratica prima che possiate prendere dimestichezza con la sua meccanica e la sua filosofia. Per fortuna gli sviluppatori ci sono venuti incontro inserendo proprio in Arma 3 un ottimo strumento "didattico": L'Addestramento Virtuale, con il quale è possibile prendere confidenza con gli aspetti principali del gioco grazie ad una serie di tutorial mirati.

Il VR Training non è l'unica novità degna di nota rispetto ai predecessori, credo sia giusto segnalarne almeno altre 2 molto importanti: La prima è senza dubbio la possibilità di personalizzare completamente il nostro soldato e il suo equipaggiamento, inclusi gli accessori dell'arma, sia prima che durante la missione: Scambiare, ad esempio, il mirino equipaggiato sul fucile è immediato e lo si può fare tranquillamente dal menù dell'inventario.

La seconda novità è il combattimento subacqueo: Potremo infatti indossare una muta da sub e immergerci per fare incursioni via mare, utilizzando speciali armamenti che possono sparare anche sott'acqua. Devo però dire che questa interessantissima opportunità è stata sfruttata veramente troppo poco nel single del gioco.

 Arriviamo alla Campagna single, intitolata "The East Wind" questa si svolge nel vicino futuro del 2035 e mette quindi i più moderni armamenti del tempo presente e altri che ad oggi sono solo prototipi. Come da tradizione questa si svolge nella fittizia repubblica di Altis composta da due isole situate nel Mediterraneo: Altis e Stratis. Questa volta però i ragazzi di Bohemia hanno modellato il terreno del gioco usando due vere isole, ovvero le greche Lemno e Agiostrati, finemente riprodotte nei minimi dettagli, mettendoci a disposizione un campo di battaglia Sandbox con una superficie totale di circa 290 kilometri quadrati di terreno liberamente esplorabile.

La storia è divisa in 3 capitoli: Survive, Adapt e Win e vedrà le vicende del Caporale Kerry, uno dei pochi membri delle forze militari NATO a sopravvivere al tradimento delle forze Armate Altiane (AAF). Nel tentativo di sopravvivere e resistere fino al ritorno della NATO Kerry si unirà ai ribelli ribelli delle Forze di Libertà e Indipendenza (FIA) in una serie di operazioni di guerriglia contro la AAF e i loro alleati del Protocollo di Canton (CSAT).

Messi assieme i 3 capitoli cubano un totale di 24 missioni, che vanno da piccoli scontri a grosse battaglie di fanteria e mezzi corazzati, per circa 25/30 ore di gioco di qualità in crescendo e svolgimento non sempre lineare: In alcune missioni infatti ci verrà chiesto di scegliere  l'obbiettivo o il punto di inserzione o ancora se procedere verso un obbiettivo alternativo a quello assegnato. All'inizio della penultima missione ci troveremo di fronte ad un bivio che deciderà il finale della storia e l'ultimissima missione della campagna in quanto ne esistono 2 diverse versioni, a seconda della scelta fatta (una delle quali vi svelerà la verità dietro ai continui terremoti che scuoto l'isola).

Dal punto di vista tecnico Arma 3 è semplicemente sensazionale: La qualità visiva è incredibile ed è resa ancora più spettacolare dall'uso degli effetti DirectX 11, dai 20 km di raggio visivo, da un motore di rendering della luce migliorato e dall'uso delle librerie PhysX 3.0 per la gestione della fisica, incluso il Ragdoll dei modelli. Purtroppo però questa qualità si paga in termini di richieste hardware: Il gioco infatti richiede un macchina da Gaming di tutto rispetto per girare fluido ai livelli di dettaglio più alti, anche se scala molto bene e riducendo il dettaglio gira egregiamente anche su su HW meno potenti.

Arma 3 è ovviamente dotato anche di comparto multiplayer, sia Cooperativo che Competitivo e di un Editor di Scenari per creare le nostre missioni personalizzate chiamato Eden, il quale si integra con lo Steam Workshop per poter condividere le nostre creazioni con la comunità di Steam.

Arma 3 non è indubbiamente un gioco per tutti e se il vostro modello ideale di FPS è Call of Duty o Battlefield allora giocandoci potreste trovare parecchie difficoltà. Ma se avrete la pazienza di imparare la filosofia e le meccaniche di gioco di questo superbo TFPS allora vivrete un esperienza di gioco senza pari: I CoD e i BF vi sembreranno solo giochini per i più piccoli...


1 commento:

  1. Ottima recensione, concordo, io nelle prime 30 ore di gioco in multiplayer motivo ogni 3 secondi, ora (con circa 300 ore di gioco alle spalle, che non sono molti) posso dire di cavarmela, soprattutto nella guida di elicotteri e nell'utilizzo dello Zafira.

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